11. Donnie, il destino e una partita di baseball



Donnie [Parlando dei wormhole]: Ma queste porte potrebbero apparire ovunque? In qualsiasi momento?
Prof. Monnitoff: No, questo credo sia difficile. No, quello cui tu ti riferisci è un atto di Dio.
Donnie: Ma se Dio controlla il tempo è tutto prestabilito.
Prof. Monnitoff: Non ti seguo più...
Donnie: Ogni essere vivente si muove su un sentiero già tracciato, ma se uno vedesse il proprio sentiero fino in fondo potrebbe vedere il futuro. E questa non è una specie di viaggio nel tempo?
Prof. Monnitoff: Beh, c'è una contraddizione nel tuo discorso: se potessimo vedere il nostro destino, avere davanti l'immagine di ciò che sarà, avremmo allora la facoltà di scegliere se tradirlo o no, questo destino. E per il solo fatto che esiste questa possibilità nessun destino si potrebbe considerare "prestabilito".
Donnie: Non se si viaggia lungo il sentiero di Dio.
Prof. Monnitoff: Non credo di poter continuare questa conversazione...
Donnie: Perché?
Prof. Monnitoff: Perderei il posto...

Ogni volta che guardo questo film, scopro qualcosa di nuovo. Non mi ero soffermato sui wormhole.

Paradosso del nonno

Immaginiamo che il nostro inventore viaggi nel passato. Se incontrasse il suo giovane nonno e se, ammettiamo che in un modo o nell'altro, egli è indotto ad ucciderlo, avrà così ucciso il suo antenato, il quale di conseguenza non avrà mai figli e il nostro inventore non avrà mai visto la luce del giorno e dunque non sarebbe mai potuto nascere; e se l'inventore non è mai nato, non può giammai uccidere suo nonno.

Paradosso dello scrittore

Invece di uccidere, il nostro inventore, immaginiamo che suo nipote gli doni un libro scritto da uno scrittore del futuro per farlo diventare celebre. Egli diventerà quindi conosciuto semplicemente ricopiando il libro. Esso non sarà mai stato scritto, ma semplicemente ricopiato.

Questi atti avranno come conseguenza quella di modificare il futuro diretto del nostro viaggiatore.

A causa di questi due paradossi, accettando l’esistenza di viaggi nel tempo, si arriva a negare tutte le coerenze logiche. Per trovare una soluzione, diversi scienziati ammettono l’ipotesi di mondi paralleli.

In effetti, se il nipote del nostro inventore parte, non è per andare nel passato, ma in un mondo parallelo. Se egli uccide l'uomo che crede essere suo nonno, la sua azione non avrà alcuna influenza sulla sua esistenza, visto che questo inventore non ha alcun rapporto con gli antenati. Così è per il libro. Se il nostro viaggiatore lo dona alla persona che egli pensa sia suo nonno, egli sarà stato ricopiato in questo mondo, e scritto nel nostro.


Ho citato wikipedia, ora non mi condannate a morte.




























A presto.

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