Probabilmente non aveva un titolo intelligente e ha ripiegato sul sarcasmo - 39



A volte è così difficile usare le parole. Stanno tutte lì, chiuse nella tua testa, ma hai paura di resuscitarle sul foglio. Credo che in realtà siano scritte – invisibili – nella memoria del foglio bianco, e devo solo sciogliere l’inchiostro nelle righe vuote per portarle alla luce. Come una levatrice sorda, le strappo all’anima del silenzio, le sollevo al vento della stanza.

Per tutte le parole che ho scritto
Per tutte le parole che non ho avuto il coraggio di scrivere

Per tutte le parole che avrei voluto non ascoltare.
Il silenzio, avrei preferito il silenzio forse, mi avrebbe rivestito le orecchie di una patina incolore. Quarantamila spine nel cuore.

A volte è così difficile parlare. Alieno al mondo, alieno allo spirito. Trattieni il fiato per tutta la lunghezza di questa frase e capirai cosa significa  rimanere in apnea nei ricordi di un mondo che non ti appartiene più per non aver sbagliato nulla.

Trattieni il fiato prima di promettere ciò che non possiedi.

A volte è così facile usare le parole. Non ascoltare la geometria della sintassi, le regole che da solo hai stabilito per comporre le frasi. La musicalità. Meglio un pezzo cacofonico che una falsa verità. Alla luce della lampada le grazie delle vocali gettano ombre sul muro e creano universi di parole nascoste.

Per tutte le parole che ho letto
Per tutte le parole che avrei voluto scrivere

Per tutte le parole che ho rubato agli occhi della gente.
Come un cantastorie ho rapito, nei passi sull'asfalto, gli sguardi oltre la mia esistenza e li ho serbati come mosche nelle orecchie. Ora li tengo chiusi come mazzi di rose e li getto oltre i ponti delle possibilità.

A volte non ci sono parole. Leggi anche gli spazi bianchi tra le lettere. Non devi soffermarti solo sui caratteri neri, scruta anche gli spazi bianchi. C'è qui uno spazio bianco pronto a essere compreso. E amato. Proprio qui: .

Il silenzio è solo lo spazio vuoto dopo la parola "destino".

Adieu.

2 commenti:

  1. Le parole non sono che uno strumento, un mezzo per arrivare da un'altra parte.
    Non dovrebbero in nessun caso, mai, diventare uno scopo...passeremmo dal possederle all'esserne posseduti, privandole e privandoci di significato.
    Ma naturalmente non è il tuo caso :)

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  2. Gli spazi bianchi sono la mia passione, ma, quando le parole sei tu a colorarle, non posso che decidere di lasciarmi abbracciare.

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