che
se invece di avere una storia lunghissima si fosse concluso tutto in una notte,
immagina tutto compresso, un barattolo della nostra storia, quella volta a
mare, le cene a casa mia, le parole in codice, i libri sotto al letto, le
poesie rotte, le tazze vuote, i tatuaggi a metà, tutto che scivola nelle
lenzuola di un’ora o poco più, il tempo di un amore smorzato, bagnato, senza
addii, litigi, dolori…
un
bacio con i denti sarà quella volta in treno affacciati dal finestrino che il
vento ci apriva le guance e noi urlavamo che non ce ne fregava niente che
potevamo perdere la testa perché la testa non ce l’avevamo già
i
piedi aggrovigliati sono le passeggiate prima della prima volta che io non
sapevo se volevi e se volevi che ci provavo e tu non sapevi se era il caso che
ci stavi e poi per caso a caso mi hai messo una mano sul petto per sistemarmi
il papillon e io invece pensavo che volevi raddrizzarmi il cuore e allora ti ho
baciato così senza chiedere e poi dopo ti ho chiesto scusa come quando apri la
porta del bagno e ti accorgi che è quello delle donne - proprio così mi sono
sentito, di violare una stanza in cui non ero atteso
i
graffi sulla schiena sono le strade, anzi la stessa strada che ho percorso
mille volte da casa mia a casa tua, che non abitiamo lontanissimi ma neanche
siamo vicini di casa, e ogni volta trovavo quel ragazzino con lo skate che mi
guardava sorridendo come se stesse dicendo eh buona scopata, ma che ne sapeva
quello che io venivo a leggerti le favole di notte
vabbè
lo sai che potrei prendere qualsiasi cellula del tuo corpo e trovare un ricordo
e costruire una storia, che io sono bravissimo a inventare storie, a inventare
scuse, ma non sono stato così bravo a inventare la nostra storia, ti sei sempre
annoiata e abbiamo finito per litigare, e quindi forse sì, sarebbe stato meglio
una sola notte che una vita intera
e
sei rimasta nelle tazze di caffè sulla mensola, che tu rompevi a ogni litigio,
e quindi le cambiavamo sempre, invece ora ho quelle stupide tazze marroni da un
mese ormai
e
sei rimasta nella febbre che ho adesso, che se ci fossi tu i miei anticorpi
distruggerebbero questi microbi davvero, invece si arrendono pure loro e mi tengono
al caldo, visto che tu non ci sei
e
sei rimasta alla fine di questa frase che in realtà una fine non ce l’
La rabbia è sottilissima, quasi inesistente. Ciò è vincente perché quest'uomo (che non avrei voglia di abbracciare fisicamente ma almeno di dirgli una frase che, per quanto sia scontata, in certi momenti è necessaria: "non ti preoccupare, passerà") ha la febbre (al cuore?) e subisce tutto, anche i ricordi, sprofondato nel suo letto. E tutto ciò si percepisce!
RispondiEliminaAlcuni pezzi li trovo di un altro livello.
BRAVO!
wow! intenso e scorrevole come un fiume in piena! Sembrano tante foto che scorrono! bello ^_^ mi piace come scrivi!!!
RispondiEliminasaluti momosi!
I dettagli. I tuoi racconti sono pieni di dettagli. E io impazzisco.
RispondiElimina' e io invece pensavo che volevi raddrizzarmi il cuore e allora ti ho baciato così senza chiedere.'
Bellissima!
"ma che ne sapeva quello che io venivo a leggerti le favole di notte" *_*
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