A volte penso a tutto
lo spreco del mio romanticismo quotidiano, quando vado a dormire tutte le
frasi ad effetto affondano nella piuma d’oca, gli viene la pelle d’oca al
cuscino di piume d’oca, una cosa impensabile, ci rido su come un matto e va a
finire che non dormo più, e passo le notti ad ascoltare la segreteria
telefonica per aspettare la tua voce, ma non arriva mai; penso alle frasi
romantiche che mi vengono fuori sulle cose più impensabili, sulle tazze nel
lavandino, su una finestra semichiusa, sull’ombra che si sposta nel soggiorno
insieme all’orologio, sul bagnoschiuma che quasi è finito, ma non ho il
coraggio di buttarlo, di mettere fine alla relazione che intercorre tra me e
lui – e questo dovrebbe farti capire.
Mi vengono un sacco
di frasi romantiche che non posso dedicarti e rimangono dentro alle cose,
perché è come se la mia frase le elevasse, le cose, come un sottotitolo, un
significato tutto nuovo, un totem,e invece sto zitto e la tazza rimane una semplice tazza; penso a
come sarebbe stato quel colle ermo senza quel poeta disteso contro l’infinito,
mi sento così di fronte alle cose, ma con una differenza, che io sono un
triste romantico sì, ma contro l’inestricabile finito, alle cose piccolissime
che già mi mettono in difficoltà, ogni volta, ogni sera, ogni notte insonne che
passo a ripensarci.
E così non posso far
altro che pensare a tantissime cose, non so come io faccia, davvero, ci sono
persone con un talento particolare, uno sport, una forma d’arte, un genio
incomprensibile e invece credo che la mia vera dedizione sia quella di pensare, penso
benissimo, cose davvero belle, se sapessi dipingere se ne
accorgerebbero tutti, mentre dei miei pensieri bellissimi chi lo verrà mai a
sapere, eh, mai nessuno, mi dico.
E allora capisco, nella finitezza delle cose, che non ci sei, così smetto di disegnarti con le mie parole, una manciata di garamond su un foglio bianco, e allora finisco per
restare ancora sveglio, per tutta la notte, a pensare a una sola cosa
bellissima, e se sei arrivata fin qui non credo di doverti dirti cosa.
Dovresti scrivere più spesso.
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